Isole robotizzate nella Forgia

Isole robotizzate per la forgiatura a caldo

Nella settore della forgia, la forgiatura a caldo è sicuramente il processo più comune e prevede che il materiale venga riscaldato a temperature elevate (solitamente tra 800 e 1.200°C) prima di essere sottoposto a deformazione plastica. Questo processo consente di ridurre la resistenza del materiale, facilitando la sua deformazione.

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Le tre fasi principali della forgiatura a caldo:

  • Riscaldamento del materiale: un lingotto o una billetta viene riscaldata fino a raggiungere una temperatura ideale per la forgiatura, che varia in base al tipo di metallo.
  • Deformazione plastica: il materiale riscaldato viene quindi deformato meccanicamente usando una pressa idraulica, un martello o altri strumenti. Durante questa fase, il metallo assume la forma desiderata, come una parte di componente.
  • Raffreddamento: una volta che il materiale è stato forgiato, viene raffreddato lentamente o in acqua, a seconda delle specifiche richieste.

Ciclo automatico robotizzato per l’asservimento di una pressa in un impianto di forgiatura: efficienza e sicurezza

Un ciclo automatico robotizzato per l’asservimento di una pressa nel settore della forgiatura è un sistema avanzato che utilizza robot per caricare e scaricare il materiale dalla pressa, automatizzando una serie di operazioni e migliorando la produttività e la sicurezza del processo. In questo tipo di sistema, il robot svolge un ruolo determinante nel coordinare tutte le fasi della forgiatura, riducendo l’intervento umano e aumentando l’efficienza.

Un aspetto cruciale nei sistemi automatizzati di forgiatura robotizzata è la sicurezza. Le zone di lavoro del robot e della pressa sono protette da barriere di sicurezza o sensori di presenza che impediscono l’accesso umano durante il ciclo di forgiatura, evitando il rischio di infortuni. Inoltre, il robot è progettato per fermarsi immediatamente in caso di rilevamento di condizioni pericolose.

Un ciclo automatico robotizzato tipico per l’asservimento di una pressa in un impianto di forgiatura può essere suddiviso in diversi passaggi:

1. Carico del materiale nella pressa

  • Prelievo del materiale: il robot, posizionato in una zona di carico, preleva un lingotto o una billetta dal magazzino o dal sistema di stoccaggio automatico. Il materiale può essere caricato manualmente o provenire da un nastro trasportatore che lo porta alla zona del robot.
  • Posizionamento nella pressa: il robot trasferisce il materiale con un sistema di pinze, ventose o morse adatte al tipo di componente. Posiziona il pezzo nella pressa, all’interno della matrice di forgiatura, con una precisione millimetrica.
  • Controllo della posizione: sensori e sistemi di visione automatica (come telecamere o laser) possono essere utilizzati per garantire che il materiale sia posizionato correttamente prima dell’inizio del processo di forgiatura. In caso di errore di posizionamento, il sistema può avvisare l’operatore o interrompere il ciclo.

2. Forgiatura

  • Deformazione del materiale: una volta che il materiale è correttamente posizionato, la pressa esegue il ciclo di forgiatura a caldo o a freddo, a seconda del tipo di metallo e del processo. La macchina applica la forza necessaria per deformare il materiale, cambiando la sua forma.
  • Estrazione del pezzo: una volta completata la forgiatura, il robot si sposta per prelevare il pezzo finito dalla pressa. In base alla configurazione, il robot può estrarre il pezzo con l’ausilio di pinze o dispositivi di presa specifici per il tipo di forma.
  • Posizionamento nel sistema di raffreddamento o nel magazzino: dopo il prelievo, il robot sposta il pezzo verso un’area di raffreddamento, se necessario, o lo deposita in un sistema di stoccaggio per la successiva fase di lavorazione (ad esempio, sbavatura o ispezione).

Vantaggi di un ciclo robotizzato per l’asservimento della pressa:

  1. Aumento della produttività: l’automazione consente di ridurre i tempi di ciclo e di eliminare i rallentamenti causati da operazioni manuali.
  2. Precisione: i robot garantiscono un posizionamento preciso del materiale e dei pezzi forgiati, riducendo al minimo gli errori di allineamento.
  3. Sicurezza: riduce il rischio di incidenti sul lavoro, in quanto i robot eseguono tutte le operazioni più pericolose, come il caricamento e lo scarico del materiale dalla pressa.
  4. Controllo della qualità: grazie a sensori avanzati, è possibile monitorare in tempo reale la qualità del pezzo forgiato, riducendo la possibilità di difetti.
  5. Flessibilità: i sistemi robotizzati possono essere adattati a diversi tipi di materiale e a diversi formati di pezzi, migliorando la versatilità dell’impianto di forgiatura.

Forgiatura a caldo: le tre fasi del processo

Isole robotizzate per la forgiatura a caldo

Nella forgiatura a caldo, come accennato, il processo può essere suddiviso in tre fasi principali, ciascuna corrispondente a un ciclo di pressa. Questi cicli, ovvero ciclo di pressa a formare, ciclo di stampatura e ciclo di sbavatura, servono a ottenere la forma finale del pezzo e a garantirne la qualità.

Ecco una descrizione dettagliata di ciascuna delle tre fasi:

1. Ciclo di pressa a formare

Questa è la fase iniziale della forgiatura, in cui il materiale, solitamente una billetta riscaldata, viene sottoposto a una forte pressione per essere deformato in una forma grezza. L’obiettivo di questa fase è ottenere una forma approssimativa del componente desiderato, riducendo la sezione trasversale del materiale e allungandolo in una geometria più vicina alla forma finale, ma ancora non rifinita.

  • Fase di deformazione plastica: In questo ciclo, la billetta viene messa tra le piastre della pressa e sottoposta a una grande forza per “spingere” il materiale a riempire la cavità dello stampo.
  • Formazione iniziale: Il materiale viene deformato in modo grossolano, riducendo il suo volume, ma non in modo definitivo. A questo punto, il pezzo è ancora in una forma grezza e necessita di ulteriori passaggi per perfezionare la sua geometria.

2. Ciclo di stampatura

Il ciclo di stampatura è la fase in cui il materiale deformato nella fase precedente viene lavorato più precisamente. Durante questa fase, il pezzo prende forma più definita e si avvicina alla dimensione finale, ma non è ancora completamente rifinito.

L’obiettivo principale di questa fase è ottenere la geometria finale del pezzo con una maggiore precisione dimensionale.

3. Ciclo di sbavatura

Dopo che il pezzo ha preso la forma desiderata, l’ultima fase è la sbavatura, un processo che serve a rimuovere eventuali sbavature o residui di materiale in eccesso che si formano durante la lavorazione. La sbavatura è essenziale per migliorare la qualità superficiale del pezzo e per rimuovere i “fiori” o le escrescenze di metallo che possono rimanere attaccate ai bordi o nelle aree dove il materiale è stato compresso.

Questi tre cicli di pressa sono fondamentali per garantire che i pezzi forgiati siano conformi alle specifiche richieste, con una buona qualità superficiale e una geometria precisa.

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